La passione per la pittura lo ha portato ben presto ad iscriversi alla scuola di disegno di Bovisio Masciago “Arti e Mestieri” dove ha frequentato tutti i corsi di arredamento e copia dal vero, diventando in seguito insegnante e poi consigliere. Dai diciotto anni inizia a dipingere e nel corso del tempo sviluppa varie tecniche: dalla china all’acquarello, dall’acrilico alla pittura ad olio, dai diorama alle sculture lignee, per approdare infine alla tecnica dell’intarsio. Grazie a quest’ultima riesce a riprodurre in maniera originale le opere dei vari artisti che lo hanno ispirato. Ha esposto in diverse occasioni con mostre sia collettive che personali. Vive e lavora a Bovisio Masciago.
Il modellismo aeronautico si è sviluppato di pari passo alle tecnologie. All’inizio si costruivano modelli in legno, riproducendo in questo materiale la struttura alare, la fusoliera ed i piani di coda, successivamente venivano rivestiti con seta o carta trattata al fine di conferirle durezza e rigidità, per ottenere un modello veleggiatore privo di comandi e di motore con l’impiego di tanta buona volontà, sudore e maestria nella costruzione. Con il tempo, migliorando i materiali e le loro caratteristiche, i modelli potevano essere dotati di motore ed iniziarono a levarsi in volo, un volo circolare, essendo l’aeromodello vincolato mediante tiranti al suo pilota che lo governava solo per le variazioni di altezza.
Con le prime radio a quarzi adattate per lo specifico scopo, i piloti di aeromodelli iniziavano a governare i loro bolidi senza vincoli; le radio e tutti i componenti per la costruzione venivano ulteriormente migliorati in modo da realizzare modelli sempre più performanti; le batterie pian piano diventano sempre più efficienti; gli aeromodelli vere e proprie riproduzioni di aerei reali, sempre più complessi, leggeri e veloci grazie ai materiali di costruzione; i motori a scoppio iniziano ad essere sostituiti o alternati a motori elettrici più potenti, puliti, leggeri e certamente meno complicati per i principianti; i radiocomandi diventano sempre più affidabili per il pilotaggio del modello; le riceventi e le trasmittenti sono meno ingombranti mentre la portata o il raggio dì azione aumenta, garantendo quasi sempre il ritorno a casa del velivolo.
L’industria del settore realizzava scatole di montaggio in legno di balsa, semplici da costruire per i principianti, ma anche modelli pronti al volo in materiali tipo elapor o similari, dotati di radio con cui i principianti possono avvicinarsi a questo hobby ed esercitarsi con un’aliquota di delusioni ed imprevisti decisamente ridotti ai minimi termini.
Nel campo aeromodellistico si sono ad oggi riprodotti modelli di ogni dimensione, con diverse tipologie di volo: dall’aliante privo di motore trainato in quota da un trainer agli aviogetti di ultima generazione, dagli aerei scuola agli aerei con motore a scoppio o elettrico, ad elica, elica intubata o turbine, elicotteri, fino ai più stravaganti marchingegni volanti quali quadricotteri o droni in genere, impiegati per scopi più diversi e svariati, utilizzati quali velivoli senza pilota a bordo per riprese cinematografiche, per monitorare la superficie terrestre, monumenti, impianti, edifici industriali, civili o militari, fino all’utilizzo di velivoli veri e propri con pilotaggio remoto utilizzati in campo militare.